Febbraio2012 - Page 1 - Sfogliabile Febbraio 2012 4OCCHI LAV NUM8.qxd:4OCCHI LAVINIO 01/02/12 01.07 Pagina 2 febbraio 2012 - 3 EDITORIALE P erché tutti tendiamo a mostrarci per quello che non siamo? L’affer- mazione della propria immagine sopra tutto, e poi tutto il resto, cioè quelle bazzecole che si chiamano senso morale, coraggio, disciplina anzi autodisciplina, responsabilità, possiamo buttarli “a mare”. Propongo un’idea: è arrivato il Carnevale, mettiamoci per l’ultima volta la maschera che ci piace mostrare di noi e poi riprendiamoci ciò che siamo, affrontiamo la vita con senso del dovere e manifestazione del proprio essere non del come avere, e la tragedia del Giglio è solo l’ulti- mo fatto in ordine temporale che mi fa dire questo. Al capitano Schettino, a tutti coloro che in qualche modo hanno “contribuito” per leggerezza, per incuria a questo dramma, quando strapperemo la maschera? In questo numero di febbraio abbiamo fatto qualche cambiamento “grafico” alla testata. Perché? Semplicemente per bre- vità di titolo, resta la linea editoriale, resta il fatto con- creto che continueremo ad occuparci di Lavinio, del suo territorio e della sua gente, avvicinandoci pian piano anche a tutte le realtà del litorale e del nostro entroterra. La vostra amicizia ci incoraggia ad aprirci sempre di più, a scoprire i legami che ci tengono e ad evidenziare le vostre voci che ci arrivano quotidianamente in redazione. Anche in questo numero vi faremo conoscere un perso- naggio speciale che ha scelto di vivere la sua storia a Lavinio; Lucio Isabella, artista e poeta. Non di meno, l’in- tervista al rappresentante di una famiglia che invece ha le sue radici storiche sui nostri lidi, Maurizio Criscuolo, a cui abbiamo fatto alcune domande per analizzare se e quanto il turismo locale sia cambiato e cosa possiamo aspettarci ancora da questa risorsa basilare per la nostra economia locale. Tanti altri argomenti infine, che lasciamo alla vostra let- tura augurandovi, cari Amici, un felice San Valentino! editoriale FEBBRAIO di Marcello Paris 4OCCHI LAV NUM8.qxd:4OCCHI LAVINIO 01/02/12 01.07 Pagina 3 16 febbraio 2012 - 4 DIRETTORE RESPONSABILE Mario Mercuri DIRETTORE EDITORIALE Marcello Paris VICE DIRETTORE EDITORIALE Letizia Fanari REDAZIONE Via Roma,93 Anzio (RM) tel. 334 7223326 redazione4occhi@libero.it fb 4occhilavinio segretaria di redazione Antonella Ronconi IN REDAZIONE Raffaele Acierno Flavio Carcascio Ornella Galardo Annamaria Pagliaro FOTOGRAFIE R. Rizzari - S. Nardi HANNO COLLABORATO J.A.M.G Rogerio Bucci Laura Di Bartolomeo Paola Ferrari Marcello Nardi Alessia Pasquino ph. cover: fabio photogiallo PROGETTO GRAFICO Stefania Galuppi STAMPA Equitazione&Ambiente Aut. Tribunale di Velletri N°23/11 del 23/12/2011 EDITORIALI 3 Editoriale 5 Social Network INTERVISTE 10 Lucio Isabella 12 Turismo Oggi 17 Joseph Pace ATTUALITÀ 7 Biblioteca Comunale Anzio 9 Dialogo con i fratelli maggiori 16 Evviva il Carnevale 19 Lettera di una precaria 23 Recensione Il Cielo in Curva SOCIALE 14 Campagna prevenzione EVENTI 21 Mercatino Solidarietà RUBRICHE 8 Turisport 20 I Bambini raccontano 24 Cucina 25 Mamma Multitasking 26 Estetica 27 Salute 28 Il nostro amico legale 29 l’Oroscopo di Ofelia 30 Il mercatino del lettore 31 Lo sapevi che... 1210 14 241917 liberi di informare mensile gratuito febbraio 2012 ANNOII-NUM.2-FEBBRAIO 2012-Aut.Trib.VelletriN°23/11del21/12/2011 © Tutti i diritti riservati. Tutte le collaborazioni sono da considerarsi gratuite. La redazione non è responsabile di eventuali errori nelle informazioni. 4OCCHILAVINIO Anno II numero 2 FEBBRAIO 2012 4OCCHI LAV NUM8.qxd:4OCCHI LAVINIO 01/02/12 01.07 Pagina 4 L’AGGUATO DEI SOCIAL NETWORK di Marcello Paris NAVIGARE, RISPONDERE AD INVITI, CONTATTARE ED ESSERE CONTATTATI, PUBBLICARE PENSIERI, FOTO, VIDEO, INSOMMA METTERSI IN VETRINA PER RITROVARE VECCHIE AMI- CIZIE O FARNE DI NUOVE È UN GIOCO E PUÒ SEMBRARE STRANO CHE UN GIOCO DIVENTI PERICOLOSO, MA DIETRO QUESTO GRANDE PUZZLE DI CUI OGNI TASSELLO È FORMATO DA ESSERI UMANI CHE HANNO BISOGNO DI RELAZIONARSI, SAPPIAMO QUANTE DEPRAVAZIONI E INSIDIE SI POSSONO NASCONDERE?. SOCIAL NETWORK febbraio 2012 - 5 SOCIALE Q ualsiasi cosa scriviate, ogni pensiero, ogni relazione, ogni speranza, addirittura le cocenti delusioni vengono fedelmente trasmessi all’azienda che vi offre gra- tuitamente l’utilizzo della predicazio- ne e, in base al tipo di argomenti che tratterete con i vostri amici, vedrete magicamente comparire pubblicità in linea con i vostri interessi. La fantasia infatti non più limitata da mimiche facciali e timidezze verbali proietta l’utente in un gioco di sentimenti in cui è facile entrare ma una volta coin- volto è molto difficile se non impossi- bile uscirne. Secoli di guerre per otte- nere diritti all’indipendenza e alla pri- vacy vengono qui bruciati in pochi atti- mi. Miliardi di persone si immettono nei social network e senza renderse- ne conto cedono addirittura le foto dei loro cari e sapete perché? Perché solo così si sentono vive. Facebook infatti, se vissuto piena- mente ti rende protagonista di un fotoromanzo dove sei illudente ma al tempo stesso un illuso, divieni un tas- sello di puzzale, un gioco delle parti senza fine che in taluni casi può anche fatalmente essere nocivo. Per- ché accade questo? La spiegazione è molto semplice; la gente nel mondo reale è ormai talmente priva di ideali e valori costruttivi, talmente sfiducia- ta nel futuro che in tanti, troppi non si accorgono di essersi cristallizzati in un buco nero affettivo dove il contatto sociale, la crescita interpersonale e lo scambio emotivo sono prossimi allo zero, come se non bastasse quei con- tatti rimasti in piedi sono più che altro di tipo lavorativo ed opportunistico. Ma l’amore che è alla base dell’esse- re umano degno di questo nome non può essere svuotato del suo significa- to in virtù di una sterile crescita eco- nomica piuttosto che spirituale. E così da qualche parte deve pur proiettarsi e quale miglior posto dei network sociali? Su facebook infatti quasi tutti sono sorridenti e brillanti, quasi tutti vogliono parlare delle loro meraviglio- se fantastiche vite, che non hanno. L’ aberrante gerarchia di complessi che nel mondo reale anestetizza pensieri, speranze ed emozioni nei social network viene sublimata dal link e video di ogni tipo, ma il vero segreto del successo dei social network risie- de nel fatto che le persone, tramite le chat integrate bai-passano i tempi morti dolorosamente carichi di aspet- tative e ansie di cui invece ammiro il tentativo di approccio ad una nuova conoscenza quando vissuto nella realtà. Che il sistema abbia dunque trovato un modo definitivo per catalo- gare, controllare l’umanità? No, il suo punto di forza è anche la sua debo- lezza, se si presta attenzione ai dati che vengono forniti e se lo si usa con intelligenza, è possibile sfruttare la multimedialità dei social network per trasmettere invece sani valori. Face- book, se usato correttamente consen- te di recuperare la sensibilità di per- sone che non aspettano altro che un richiamo per poter rispondere con tutto il loro cuore. La società è assai meno ipocrita, fredda, egoistica e cal- colatrice di quanto si creda. Quel dipinto digitale composto da aforismi e fotografie, non è finzione, è un sogno che non vede l’ora di essere liberato. 4OCCHI LAV NUM8.qxd:4OCCHI LAVINIO 01/02/12 01.07 Pagina 5 4OCCHI LAV NUM8.qxd:4OCCHI LAVINIO 01/02/12 01.07 Pagina 6 PER GIOVANI Corso di scrittura creativa per i ragazzi delle scuole superiori IL LIBRO COME UN PUZZLE Dal libro alla scrittura, alla scoperta delle tecniche narrative La Biblioteca comunale avvalendosi dalla collaborazione della Scuola Holden fonda- ta da Alessandro Baricco propone un corso di scrittura e narrazione: si inse- gnerà a produrre oggetti di narrazione per l’editoria, il cinema, il teatro, la radio, il fumetto, il web (e molto altro). Il libro sarà il punto di partenza immaginando di scomporlo in qualche modo, come con un puzzle, e da lì ripartire sulla costruzione del racconto. Il corso inizia il 1° febbraio 8 appuntamenti ogni mercoledì dalle 17.00 alle 19.00 PER GLI ADULTI Piacere, Biblioteca! Valorizzazione del patrimonio documentario Per mettere in mostra il suo pregevole patrimonio documentario, i temi delle conferenze verranno analizzati utilizzan- do, e valorizzando, il materiale di parte del settore arte e moda e costumi della Biblioteca; in particolare nell’ultimo incontro avente come tema la moda del Grand tour, verranno illustrati i luoghi di ritrovo, le ville principalmente, dell'alta borghesia ad Anzio, visto l'abbondante e pregiato materiale in possesso della Biblioteca nella Sezione del Fondo locale. INIZIATIVE INIZIATIVE CULTURALI 2012 febbraio 2012 - 7 CITTÀ DI ANZIO BIBLIOTECA COMUNALE PER I BAMBINI per le Scuole materne ed elementari 50 incontri di lettura con Claudia Comina e Cinzia Franchi il martedì e il giovedì mattina; tutti i martedì pomeriggio, gli incontri di biologia per i piccoli: Ti presento un cucciolo. GIOCOLIBRO: lettura ad alta voce e labo- ratorio tematico partirà dal 19 gennaio fino al 15 marzo (più due incontri in coda per i consigli sulle letture), tutti i giovedì; - 17 febbraio FESTA DI CARNEVALE dedicata ai bambini che vorranno mascherarsi (ma anche agli altri senza maschera); PER LE SCUOLE MEDIE C’era una volta: il paese delle (bio)meraviglie; un viaggio scientifico, geografico e lette- rario incentrato sul concetto della biodi- versità condotto da Alessandra Pellegrini in 4 tappe dal 16 marzo al 13 aprile; Corso di inglese per bambini e genitori, per i piccolissimi, tenuto da Linda Di Meo. PROGRAMMA ADULTI - martedì 31 gennaio ore 18.00 Giulia Mafai Storia del costume: - martedì 7 febbraio ore 18.00 Maria Di Fronzo La moda delle regine e le regine della moda - martedì 14 febbraio ore 18.00 Marina Sciarelli Costumi di scena e il mestiere di costumista - martedì 21 febbraio ore 18.00 Francesca Romano La moda del Grand tour Amore e follia romanzi letti e raccontati da Alessandra Fortini 6 incontri quindicinali, il venerdì Sette libri, tutti molto diversi tra di loro, presentano tutti una caratteristica: i per- sonaggi sono coinvolti in passioni che li trascinano ai limiti della follia tra il reale ed il fantastico, tutti fortemente scompo- sti ed in contrasto con le convenzioni sociali. - 3 febbraio Arthur Mc Grath Follia - 24 febbraio Natalia Ginzburg E' stato così - 9 marzo Jorge Amado: Dona Flor e i suoi due mariti - 23 marzo Gabriel Garcia Màrquez L'amore ai tempi del colera - 13 aprile Dino Buzzati Un amore - 20 aprile David Garnett La signora trasformata in volpe Sàndor Marai L'eredità di Eszter 4OCCHI LAV NUM8.qxd:4OCCHI LAVINIO 01/02/12 01.07 Pagina 7 TURISPORT È PASSIONE febbraio 2012 - 8 TURISPORT È... SOCIALE LA GIUSTIZIA E LA PACE PASSA DALL’EDUCAZIONETURISPORT L a scottante problematica dell’immi- grazione nella nostra penisola è incentrata sul tema educativo. Ovve- ro, saper cogliere l’essenza della presen- za degli immigrati in Italia è un fatto che coinvolge la società civile tutta, il sistema educativo, l’autorevolezza e la credibilità dei responsabili dell’educazione e della disponibilità e docilità dei destinatari. Premesso ciò, l’educazione comincia dalla testimonianza. Educare i giovani alla giustizia, per la costruzione di una società che non li renda defraudati del loro futuro, poveri di speranza, senza una prospettiva concreta di lavoro. Educare i giovani alla pace è possibile se si capovolge un assetto sociale dove vige violenza e legge del più forte. L’immigrazione è pertanto un momento di verifica dello stato educativo di un popo- lo, in cui c’è necessità di ascolto, di acco- glienza di valorizzazione delle risorse umane e morali. In tale ottica, Turisport Europe e Consu- matori per l’Europa sviluppando il proget- to “LA SALUTE PER TUTTI” e attivando i Centri per l’Educazione alla Salute, inten- dono affrontare un nuovo discorso socia- le in cui con una nuova alleanza pedago- gica di tutti i soggetti responsabili, si possa addivenire alla costruzione di una società multietnica. Una società più giusta in cui ci sia il rispetto della dignità umana ed in cui pre- valga il senso della responsabilità in un dialogo ecumenico che guardi al futuro in un’ottica di serenità, di riconciliazione e di accoglienza solidale. D a questo numero di 4occhiLavinio desideriamo ringraziare le Associazioni che scelgono di affiliarsi alla Turisport, ecco i nuovi primi iscritti del 2012. Ogni mese daremo notizie sulle attività sportive e sociali che i soci ci invieranno info: 4occhilavinio@libero.it Assoc. Sportiva - OPEN RANGE di Palombara Sabina - Presidente Stefano Allega Soc. Sportiva – PIAN DUE TORRI di Roma – Stefano Mariotti Calcio a 5 - BAR GIGLIO – Anzio - Giglio Anna Maria Ass. TERRA D’ARTE Roma – Emiliano Paolini Ass. Culturale FORMA DELL’ESSERE - Fonte Nuova – Roma - Paolo Ramozzi Ass. CRAZY SCHOOL - Lavinio – Andrea Serpa Sono iniziati con successo i corsi di danze orientali presso la Crazy-School di Anzio, augurando sempre maggiori iscrizioni a questo ramo della danza così particolare, la Turisport informa che al termine dei corsi saranno assegnati gli attestati di partecipa- zione a tutte le danzatrici. Prenota la tua lezione di prova gratuita al 380.2082242 oppure richiedi maggiori informazioni sulla mail turisporteurope.danza@gmail.com 6 8 8 . 31: I N1L VH0CqxdA 6 8 8 . 31: I N3L 36 11/ 25/ 452411/ 2C4911MPginP10 ATTUALITÀ febbraio 2012 - 9 N ella giornata d dialogo Giu- daico-Cristia- no. il Centro Ecume- nico ha organizzato un concerto con un gruppo di giovani di diverse provenienze religiose (Progetto DAVKA): ebrei, cattolici, protestanti che hanno cantato inni, salmi e canzoni popolari ebraiche. Conoscere è la prima forma di dialo- go poiché, senza la conoscenza, non è possibile comprendere che l’alte- rità dell’altro non può essere motivo di contrasti, ma un’opportunità che Dio ci dona perché possiamo arric- chirci con le nostre differenze. Quando Dio crea gli uomini li crea diversi (basta guardare le nostre impronte digitali) perché, solo la verità di tutti gli uomini e della natura stessa. Piò aprirci a Dio che è diverso da noi e in se contiene ogni varietà imma- ginabile. Sant’Agostino diceva che chi canta prega due volte; parafra- sando queste celebre frase potremmo dire che le religioni che cantano insieme dialoga- no il doppio. DIALOGO CON I FRATELLI MAGGIORI 17 GENNAIO 2012 6 8 8 . 31: I N1L VH0CqxdA 6 8 8 . 31: I N3L 36 11/ 25/ 452411/ 2C4911MPginP19 mancare il padre) lasciò la scuola per aiutare i familiari nel lavoro dei campi. Nella vita fa diversi mestieri: contadino, floricoltore, disegnatore navale (dove eccelle per la sua attitudine naturale al disegno), artigiano edile. Tutti lavori svolti con com- petenza ed impegno. Lucio Isabella è anche scultore su pietra e legno ma soprattutto è scrittore e poeta. Naturalmente chiedo a Lucio di raccontarmi un po’ la sua storia e, lo fa, ripercorrendo con una naturale vena di poeta alcuni trat- ti della sua vita ed un ricordo netto della terra in cui aveva scelto di vivere: “ Era il 1962 quando arrivai a Lavinio. Ero un giovane di poco più di vent’anni, ricco di tanta voglia di vivere e lavorare. Mi trovavo per la prima volta fuori del mio paese del sud, a Lavinio allora piccolo borgo nascente , vi erano solo poche case, una strada che veniva da Anzio e andava a Roma. Una piccola strada alberata di querce e pini da Lavi- nio mare fino alla stazio- ne di Lavinio. La stazio- ne era di legno di metri 3 per 4 e i treni non si fer- mavano quasi mai. Una chiesetta a Lavinio sta- zione. Allora poco più di 200 abitanti stabili e solo nei mesi estivi si popolava Lavinio mare di villeggianti romani che avevano una “villa”, o affittavano una casa per pochi soldi per la villeggiatura. I tempi sono passati, io sono ancora qui. Con una famiglia numerosa, una vita agiata dopo tanti sacrifici. L’unica diffe- renza che quando sono arrivato ero conosciuto da tutti, ora sono uno dei tanti! sono arrivato da emigrante, ora gli immi- grati arrivano da altre parti del mondo, rumeni, marocchini e soprattutto indiani. Tutti alla ricerca di un lavoro, tutti presi dalla necessità di una vita migliore. Addio Lavinio di una vita serena, ora il mio pensiero va a quando con una bici- N on parlerò di un nuovo film ma della storia che ha come protagoni- sta Lucio Isabella, arrivato a Lavinio oltre quarant’anni fa proprio da Castella- bate nel Cilento, paese che sì, circa due anni fa ha fatto da cornice al film “benve- nuti al sud” 4OCCHI vuole far conoscere chi è Lucio Isabella, far felici quelli che già hanno avuto occasione di conoscerlo, per far apprezzare le sue opere sia letterarie che artistiche. L’ho incontrato per la prima volta qualche giorno fa “Ci vediamo al bar di fronte al centro ecumenico” propongo al telefono, dopo una breve pausa mi chiede “perché non in redazione?” – “E’ solamente per familiarizzare e parlare come tra amici”. “Va bene” risponde. Ecco oggi ho capito la sua perplessità per il luogo dell’appuntamento, lui che per tutta la sua vita è stato impegnato suo ogni fronte d’arte e sul sociale, di sicuro non ama passare il tempo al bar, ma com- prendendo il fine dell’incontro accetta l’in- vito. Il bar è un sito per chiacchierate tra amici o per una partita a carte, ne trascrivo, da questo tempo qui seduto a parlare con “il ribelle” Lucio Isabella, nato nel 1939 a Castellabate nel Cilento, sensazioni e momenti di vita raccontati con la semplicità della sua origine conta- dina; lui, costretto dalla necessità (a soli 11 anni, quarto di una numerosa fami- glia, gli viene a BENVENUTO DAL SUD LUCIO ISABELLAdi Marcello Paris febbraio 2012 - 10 cletta di seconda mano mi recavo al lavoro a 20 km da casa ed ero feli- ce con la donna che mi ero portato dal sud e che mi ha dato figli e felicità.” Nei suoi romanzi Lucio rievoca con la fantasia vicende dolorose e toccanti, ma sempre colme di amore per i suoi conter- ranei e per la sua terra. Chi lo conosce lo ricorda come un ragazzo sem- pre allegro e amico di tutti, pieno di vita e di sensibilità. Lo chiamano il “ribelle”, nome che gli calza a pennello perché Lucio Isabella è un uomo che non tollera che vengano calpe- stati i valori umani nei quali crede e che esalta nei suoi romanzi. Oltre a scrivere del suo Cilento, ne illu- stra con litografie le più antiche tradizio- ni contadine e marinare. Opere che sono state trasformate in cartoline: usi e costumi del vecchio Cilento. Il Comune di Castellabate ha voluto conferire una par- ticolare benemerenza a questo suo nostalgico cittadino. Le opere di Lucio Isabella sono ormai in tutto il mondo, ovunque vi sia un figlio del Cilento. Con un suo libro di racconti dal titolo molto simbolico: “Cuore Cilentiano” (medaglia d’oro per la narrativa al Pre- mio Internazionale “Natale Agropolese”). NEI SUOI ROMANZI LUCIO RIEVOCA CON LA FANTASIA VICENDE DOLOROSE E TOC- CANTI, MA SEMPRE COLME DI AMORE PER I SUOI CON- TERRANEI E PER LA SUA TERRA. 4OCCHI LAV NUM8.qxd:4OCCHI LAVINIO 01/02/12 01.08 Pagina 10 Oggi nelle scuole di tanti paesi cilentani i ragazzi leggono uno dei suoi più famosi libri: "Cuore Cilen- tano", un libro che narra le gesta dei suoi antenati e la sua vita da bambino. Visti i titoli, i meri- ti e l’attività svol- ta, l’Accademia Internazionale di Belle Arti, Scien- ze, Lettere, Diritto “Fide Europeion” gli conferisce il Diploma Accademico d’Onore “Maestro” Lucio Isa- bella, Vate del mito cilentano, iscrivendo- lo nell’Albo d’Oro il 19 novembre 2006. I suoi romanzi, molti dei quali ancora ine- diti, fanno parte della collana “Storie d’A- more e di vita del Cilento”. Ma riprendo il filo temporale dell’intervi- sta con l’aria divertita di Lucio isabella – “Da ragazzo scrivevo delle brevi poesie satiriche ai miei amici e ai miei familiari. Mi divertivo moltissimo a prendere in giro il prossimo facendolo in rima… poi dopo aver scritto altre cose per molti anni, sono tornato al mio antico desiderio di scrivere poesie. Ho così iniziato a scrive- re poesie d’amore, poesie sulla campa- gna e sui contadini. Poi su tutto ciò che mi si presentava in ogni occasione e in particolare su ciò che mi circonda quoti- dianamente. Una poesia al mio cane morente che mi tocca il cuore in modo particolare. Su alcune persone passate a miglior vita; e su alcuni amici attuali che ne sono rimasti felici o delusi. Inoltre, mi sono cimentato a scrivere alcune poesie di ordine sacro e ho visto che sono state ben accolte; ciò mi ha spinto ancor di più a voler pubblicare un libro, una raccolta di poesie dal titolo “Sogni di un contadi- no”. Stralcio da una presentazione di Ezio Guan- cialini alcune frasi che bene fanno intende- re lo scrittore Lucio Isabella: “non vi era dubbio: Lucio era permeato di poesia; conobbi i suoi racconti e quindi i romanzi dei quali ritengo che "All’ombra dei castagni" sia un esempio del come anche senza un’adeguata cultura, si possa esprimere ai lettori la sconfinata purezza di un’anima che sa gioire, amare, soffrire. Scorrendo queste pagine se ne ascolta l’eco con la sensazione di essere stati spettatori di un tempo che va smorzandosi nel turbi- nio dei ricordi.” Così, in questo primo pomeriggio seduti al bar si salda, spero, una nuova amicizia, si racconta un personaggio che ha vissuto la sua vita pregnata di valori umani. Lucio vive ormai a Lavinio da quarant’anni. E’ cittadino doc per noi e lui non vuole farci mancare questi ringraziamenti: “Voglio ringraziare tutti coloro che con le loro espressioni di assenso e di compiaci- mento per ciò che faccio, mi hanno aiutato e non solo a parole, ad andare avanti in questo campo così difficile e anche costoso per le mie possibilità economiche. Un rin- graziamento di cuore alla mia compagna di vita Raffael- la, che è stata speso ispiratrice delle mie poesie di ogni genere; filiale materno e personale” – Saluto Lucio Isabella e lui, con un sorriso “ribelle”, ci regala una sua poesia, dedicata a Lavinio… febbraio 2012 - 11 INTERVISTA I MIEI QUARANT’ANNI A LAVINIO di Lucio Isabella Quando a Lavinio sono arrivato un’estesa campagna intorno splendeva; una piccola stazione di legno tarlato e una piccola Chiesa, appena esisteva. Quando la gente è qui arrivata, da tutta l’Italia, da ogni regione, con una valigia con spago legata, e con tante speranze e tante ambizioni. Dalla Sicilia, dall’Umbria alle Marche; dalla Puglia, Campania e Basilicata: avevano smesso di pascolare vacche e altri mestieri ora ho imparato. Un barbiere monco, un ciabattino scalzo aprivano negozi per qualche cliente; ma la gente pensava ad essere sazia, e dei capelli e le scarpe non glie ne fregava niente. Anche io così son venuto; male vestito e mezzo affamato: ma una grande fortuna ho avuto e presto un mestiere ho bene imparato. Ora Lavinio ha cambiato aspetto, non vi sono né campi e ne vigne. Ora ognuno ha la sua villetta, e per ornamento vi pianta le pigne. Una grande Chiesa si sta costruendo, senza l’aiuto di altre nazioni, per Lavinio è un grande evento: E’ la Chiesa della Riconciliazione. I due rettori, due grandi preti: Don Gianni e Don Angelo due grandi “sottane”; che anche se strillano e impongono divieti, gli rubano spesso offerte e campane. Questa è Lavinio quarant’anni dopo, con gente furba e organizzata; per un coniglio ti vendono un topo e qualche bibita adulterata. Ora tutti son costruttori, comprano, vendono e affari fanno: imbrogliano tutti con belle parole, ma piene di soldi le tasche hanno. A fine luglio tutti ci unisce, la grande festa della nostra Sant’Anna, la gente devota prega e gioisce e alla Madre Santa si raccomanda. Ora mi scuso se male ho parlato, in questa serena e splendida sera, credo voi tutti mi perdonate e a Sant’Anna elevo una preghiera. Che ci faccia vivere sempre uniti, senza rancori e senza guerra, e che rimaniamo tutti amici, finché Dio ci lascia su questa terra. Ora o Lavinio un saluto ti faccio: o dolce rosa e dolce orchidea, vi stringo tutti in un unico abbraccio, da Lavinio Scalo al Lido di Enea. 4OCCHI LAV NUM8.qxd:4OCCHI LAVINIO 01/02/12 01.08 Pagina 11
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